Mi piace il fragore delle onde,
puntare la linea dell’orizzonte che inseguo a perdifiato,
e ritornare stanco a riva dopo essere stato a largo.
e ascoltare il silenzio della notte, ha di che parlare e non conosce parole,
e seguire con gli occhi la voce del vento che strappa alle foglie storie da raccontare.
Mi piace la luce tremante di una candela ostinata
nel non piegare la fiamma al primo soffio impudente,
e la neve nel silenzio che dice e il candore che tace il rumore di colori sgargianti,
mentre il crepitare del fuoco fa danzare il profumo della zuppa che mi scalderà le ossa
e mi piace l’odore di casa
che ritrovo lontano ogni volta che disfo il bagaglio
e mi piace
tornare alla quiete che ho perduto,
immaginarla leggera,
che scorra come acqua tra le dita
e nelle lacrime sul velluto delle labbra che mi dai.