Assi crepate dall’acqua
sostengono
e scricchiolano al peso
di stanche coscienze
e chiacchiere da marciapiede
lambiscono netti silenzi.
Rimane così nella notte
rifugio di cani distratti
scossi dal giorno e dal passo
di nuovi avventori
pronti a chinare la schiena
a lasciarsi sfiorare le mani
a tastare quel legno vergato
che da anni li ascolta
e sorride.