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Blues #2 – Blues delle Vanità



(Testo e musica di Tom Traubert, eseguita per la prima volta al Dizzie’s Pub, 1965)

Canto ai silenzi assordanti
canto alle vite di niente
canto a voi morti ambulanti
canto a riempirvi la mente

ho le mani spaccate dal tempo
e un ricordo che scivola dentro
ho il mio nome e nient’altro da dire
e tabacco ho da mendicare

mentre l’ombra mi sfiora la pelle
e si fotte il mio triste sorriso
ho del sangue nel cuore rappreso
ho del sangue alle nocche mal speso

Canto ai vestiti sgargianti
Canto alla languida gente
canto a voi perfidi amanti
canto a chi sa eppure mente

mentre il vento non ha più respiro
e l’armonica ha perso la voce
ho del sangue nel cuore rappreso
ho del sangue alle nocche mal speso

Canto alla nostra miseria
Canto e poi lascio che vada
Canto per cambiare aria
canto alla luna che cada

mentre s’alza dal vuoto un respiro
e si copre di quello che ho addosso
ho del sangue in un cuore ripreso
non puoi perdere quello che hai speso.

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