Verrà la pioggia
a rallegrare il campo
e ascolterai il clamore
di vetri fragili
e vedrai i miei occhi
cercarti intorno
per un abbraccio
che è ormai passato,
verrà la pioggia
a raccontarci ancora
fragori spenti
rabbiosi strepiti
e mani tremanti
ad invocare l’ombra
di uno sfiorarsi
che è ormai fuggito,
verrà la pioggia
e segnerà la pelle
come le lacrime
che nascondevi ancora
prima che io,
distratto e ancora stanco,
potessi prenderle tra le mie labbra
verrà la pioggia
e cadrà greve
sull’onda quieta
lasciando l’aria
piena d’assenza.