Il mio verso è un passo
un sorso che scivola dentro
e sfugge nel tempo all’oblio
è una crepa che s’apre il mio verso
è il respiro profondo di scorgersi
ancora allo specchio dei nomi parlanti
il mio verso è ad un passo
rigurgito d’anima che affonda la lama da bevute passate
è il riflesso di luce che ho dato al suo volto
una stretta di mano mancata
sfumata nel rantolo cieco di un soffio è il mio verso
ombra di cielo infinito nel silenzio profondo del mare
che annega le angosce nella spuma dell’onde
e di lacrime mute che ancora una volta ho lasciato salpare
il mio verso è nel vento
a raccogliere tutte le voci del mondo
ed è al vento che scrivo
per quel passo leggero
a cui affido il mio andare.