E non c’è amore “per la vita”
oltre la vita stessa che rimesta
su ginocchia piegate e palmi aperti tesi
all’orizzonte di un addio
E non c’è nulla “per la vita”
oltre la vita stessa che ho amato
fino a non poterne fare a meno
e poi ricominciato
E non c’è nulla “per la vita”
oltre la vita stessa che dolore ha dato
da non poterne uscire
nel credermi arrivato all’ultimo respiro
e poi, finito quell’incidere alla mente
l’ho visto ritornare con lame
così ardenti da sciogliere sorrisi
tra le mie braccia vuote
notti abusate e spente
riflessi di silenzi
e cene di nomi e d’oblio
e non c’è verso “per la vita”
oltre la vita stessa da dire.