Olive Kitteridge – Strout, 2009 – Fazi – pp. 381 – € 18,00.
Quanta dolce malinconia nelle pagine della Strout. Un mosaico di quotidiane battaglie dentro mura domestiche troppo sottili da poter sopportare esistenze tanto inquiete. Uomini e donne in giro per un borgo comune, comune a molti, del tutto comune. Teatro di vite che oscillano su una strada che credevamo differente e poi? Poi un inciampo e un altro ancora, e qualche volte un tentativo, un esercizio di volontà, di ribellione al destino confezionato che ci segna sconfitti, in partenza. E un inganno, una verità taciuta, un dolore, un addio. E la letteratura che si fa carne e viene fuori, oltre la dimensione di una pagina, per attraversarci gli occhi. Adesso. L’unico tempo che conta.