«Sai cos’è un amico? Uno che non ti vedo come un rosario su cui sgranare le proprie assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci fino in fondo e che ti invade […] Ridere dei piccoli dolori è sollievo dei deboli. Ridere dell’abisso è proprio degli eroi […] Imparare l’arte del guardare oltre le luci, nella penombra dello spazio quasi invisibile tra due pagine chiuse, questa è la sfida»
[S. Benni]