Personaggi grotteschi si legano l’un l’altro sullo sfondo di una provincia così immaginaria da essere simile a molte. Il fulcro inconsapevole di questa vicenda è Agatino, noto anche come amico dei bisognosi, usuraio, manipolatore, guaritore, santone di Boschetto… Se molti credono di conoscerne il presente, del suo passato si sono perse le tracce. Ciascuno, a suo modo, ha un’immagine precisa dell’uomo a cui amministratori, tutori della legge, uomini e donne semplici di semplici e dolorosi destini, gente che vive di poco e nel poco si dipana si rivolgono quando giunge un imprevisto a stravolgerne le vite e sembra non ci siano altri santi a cui votarsi. Agatino, in un modo o nell’altro, riesce sempre a trovare una soluzione, non è chiaro se lo faccia per interesse, bontà o capacità soprannaturali, in ogni caso quella trovata soddisfa e contribuisce ad alimentare la sua fama. E proprio grazie a questa fama un giorno si troverà di fronte all’imponderabile: qualcosa non va come era stato previsto dall’uomo che da sempre ha voluto nascondere la sua vita e le sue opere nella traccia del non detto e del non visto.
[dal risvolto di copertina]
«L’uomo non amava che la gente si accalcasse dentro la sua abitazione, che calpestasse il pavimento, toccasse gli oggetti e neppure che li guardasse. Considerava quell’insieme di cose come una violazione della sua intimità. Quell’uomo sapeva bene quanto dalle cose che ci circondano, libri, oggetti, souvenir, dalla disposizione degli stessi negli spazi casalinghi, si possa ricostruire la personalità dei proprietari. Lo sapeva bene perché quel tessere, quel ricostruire, stava alla base del suo mestiere.»
Massimiliano Città – Agatino il guaritore
Collana Romanzi – Pagine 208 – Prezzo € 16,00
ISBN 979-12-80223-32-6
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