E viene a me
scivolando dall’ombra
di un suono mendace
e s’alza
nell’urlo di mare
in tempesta sopita dal tempo
in labbra carnose
nel triste celare;
e viene a me,
sì, ancora ritorna,
il ricordo mancato
l’occhio riflesso
il sorriso accennato
di ignota meretrice.