Ho svestito casa dei ricordi. Ammucchiati come panni sporchi, li ho messi dentro borse usa e getta.
Ho lasciato casa, un’altra volta. E le mura che traspirano il mio odore, e trattengono le parole, e quelle domande, sempre identiche a cui rispondere più non so. Adesso quella casa accoglierà altri passi, respiri, rantoli di piacere celati per non dar scandalo la notte. Le mura che hanno nascosto i miei pensieri saranno rifugio d’altri, e poi ancora, e ancora altri. Sempre diversi, così uguali a se stessi, e senza mordente.
Ho lasciato casa al tempo e quel che è stato.
Adesso in strada per un viaggio che far non vorrei.
E lì che incontro paure che non so raccontare. Vengono su, risalendo dalla notte e riempiono il bisogno di dormire. Scivolano sulle gocce di sudore che non riesci a controllare e si fermano in una lunga eco, così riposano nella nostra mente. tra le mura della vecchia abitazione leggo parole che scrivi perchè non sai dire. Parole codarde che non hanno la forza di venire fuori dalle tue labbra. E nel ricordo di quella casa, che ho svestito dei miei ricordi, vedo te che esci dalla vasca da bagno mentre mi parli, mentre il vapore copre la memoria.
meravigliosa…