L’atto di fede è una delle azioni più difficili da compiere. Soprattutto quando è consapevole. Affidarsi a qualcuno é in fondo un gesto irrazionale, forse di vigliaccheria. Più banalmente d’amore. Ma l’amore in sé non esiste. Esiste come antidoto al dolore. E alla solitudine. Ci sono viaggi che sono cammini semplici costruiti sull’esile filo di un sorriso. Sulla prepotente volontà di una parola che si fa sostanza e incide in quella ferita aperta che nominiamo vita. E ci sono salite. Gradino su gradino. Ed ogni passo é la fatica del prossimo che giungerà nel ritrovare l’abbraccio tra altre braccia e dita dentro altre dita, speranze d’altre speranze. E silenzi serrati da trattenere dentro soltanto le cose che vale la pena dirsi. E fare. Poi, tutto il resto è morte. Ma a noi non importa.