La camera azzurra
– Georges Simenon, 2008 – Adelphi – pp. 153 – € 10,00.
Nessun commissario Maigret a tessere le fila d’un giallo capovolto. Una sfilza di personaggi secondari a comporre un’istruttoria carica di tensione che tiene incollati alla pagina. Una narrazione in cui ad essere scoperta, nelle ultime righe, sarà la vittima. Intenso racconto, immerso in una provincia bigotta come ogni provincia sa d’essere. Storia in cui viene portato al parossismo la devastazione esistenziale che scaturisce da una passione folle. Il possesso diabolico dell’amante, inconsapevolmente finito in trappola, è da perseguire a tutti i costi per la protagonista, che alla fine trionfante, dopo il verdetto che li condannerà ai lavori forzati, dice “non ci hanno separati!”.