– John Steinbeck, 2023 – Bompiani – pp. 106 – € 12,00.
«aveva detto “andrò” e anche questo creava qualcosa di reale. Decidere di andare e dirlo era già essere a metà dell’opera.»
Certe storie custodiscono il valore nel nome stesso che le accompagna. Così è per questo splendido racconto di Steinbeck che, con il suo inconfondibile stile, costruisce una storia attorno all’avidità, all’effetto domino che questa scatena all’interno della società. Sia essa complessa o come nel caso della vicenda contenuta. Contenente tutti i variegati tipi di un’umanità confusa, logora e livorosa. La perla è un racconto da leggere ad alta voce nelle scuole, nell’intento di mettere davanti agli occhi dei ragazzi il futuro di un domani possibile, ma di certo evitabile.
«Una città è come una bestia coloniale. Una città ha un sistema nervoso e una testa e spalle e piedi. Una città è una cosa distinta da tutte le altre, così che non vi sono due città che siano eguali. Una città è un nodo di emozioni.»
«sta scritto che gli uomini non sono mai sazi, che se date loro qualcosa essi vogliono qualcosa di più. E questo lo si dice per disprezzo, mentre è una delle più belle doti della specie, quella che
ha reso superiore l’uomo agli animali, che si accontentano di quel che hanno.»
«Mio figlio leggerà e aprirà i libri, e mio figlio scriverà e saprà scrivere. E mio figlio farà di conto, e tutto questo ci renderà liberi, perché saprà – saprà, e attraverso lui anche noi sapremo.»