L’arminuta •••••
– Donatella di Pietrantonio, 2019 – Einaudi – pp. 163 – € 12,00.
«Mi hanno poi detto che una volta era stata nella morte e ci era rimasta parecchi giorni, ma non aveva potuto sopportare la solitudine ed era tornata».
Un andare sospeso tra il ritorno e l’addio. Pagine fitte di scrittura intensa, poetica. Uno stile che lascia solchi da riempire nel tempo e con calma, lontani dalle parole, ferite aperte. A ripetizione. Storia che è raffigurazione di un mondo rurale rimasto un passo indietro, nutrito di miseria. Un mondo che quotidianamente s’industria nel sopravvivere a se stesso cui si contrappone un’agiatezza fatta d’egoismi, altrettanto miseri, ma d’una miseria ripulita agli occhi dello specchio di una società annoiata. Storia, sopratutto, di una vita. Destinata per capriccio ad emergere dalla lordura della povertà. Occhi e mani fragili che affondando in quelle origini e ritrovano il senso e la dolcezza di una fratellanza che appaga.