In questo testo, edito da Carocci, Michela Garda affronta le contraddizioni, le evoluzioni e le involuzioni del secolo più musicalmente complesso, con particolare attenzione al rimescolamento che ha caratterizzato l’opera musicale e il suo divenire concetto. Se ancora, esso stesso, sia valido nella definizione.
Eppure…
La musica in quanto essenza viva, così come ogni essere, non è il risultato di ciò che la compone, di una serie più o meno radicalizzata, degli spazi occupati sonoramente, delle scelte strumentali, tecnologiche o acustiche che siano; la musica è divenire di quegli elementi, è mutazione, trasposizione spaziale, temporale e sensoriale. L’essere dell’opera musicale è nel suo risuonare, nel suo venir fuori dal silenzio concettuale.
[M.C.]