Ma che memoria vogliamo conservare oggi, quando la paura del diverso che giunge in casa nostra e ci scosta le coperte di un placido sonno ci attanaglia, quando issiamo muri di cemento e di parole, quando non siamo in grado di costruire minimi ponti per unire distanze così esili da apparire ruscelli? Che memoria vogliamo conservare oggi? Quando odio e rabbia per idee diverse dalle nostre non ci frenano e ci inducono a scivolare nel cunicolo buio della barbarie? Quale memoria pensiamo di conservare o preservare? Oggi come ieri a livello globale stiamo seminando d’odio la terra… Considerate se questo è un uomo. O forse lo è, e così sempre è stato. Belva, repressa da una foglia di fico.