Pasolini e Moravia ••••
– Renzo Paris, 2022 – Einaudi – pp. 232 – € 15,50.
Dove seguiamo il filo di un’amicizia non comune. Distante, contrapposta, spesso poco concorde, ma duratura oltre le distanze quotidiane e caratteriali. Due uomini, due autori così apparentemente distanti eppure vicini, in
un sodalizio che è durato oltre vent’anni.
«Quella che avete sotto gli occhi, miei simili lettori, è un’affabulazione critica. Perciò perdonate le mie intrusioni, che riguardano l’affetto ancora vivo per i due grandi amici scomparsi da tempo. Mentre scrivo le loro ombre sono nella mia stanza, a sorvegliare la mia sofferenza.»
Paris, attore in causa, ricostruisce la voce dei due autori, gli incontri, gli aneddoti, le fragilità, le insofferenze in questo duplice e affascinante ritratto.
Moravia e Pasolini, Pasolini e Moravia. Il corpo, la fisicità, la violenza della parola cui fa da contraltare il distacco, per certi versi, di una riflessione esclusivamente razionale, priva di fisicità.
«Il 17 marzo del 1963 comparve su “L’Espresso” I santini del pubblico ministero, in cui Moravia scrisse: “Egli accusava Pasolini di vilipendio della religione. In realtà avrebbe dovuto accusarlo di vilipendio della media e piccola borghesia”. In quell’aula di tribunale il solo uomo veramente religioso era Pasolini. Pasolini fu condannato a quattro mesi di reclusione per “vilipendio alla religione di Stato”. In realtà, scriveva Moravia, “avrebbe dovuto accusarlo di vilipendio della media e piccola borghesia”. E questo non tanto perché Pasolini aveva detto per bocca di Orson Welles che l’Italia ha il popolo piú analfabeta e la borghesia piú ignorante d’Europa, aggiungendo che “l’uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente razzista, conformista, schiavista, colonialista, qualunquista, quanto perché aveva attaccato la borghesia”.»
«Penso che il consumismo manipoli e violenti i corpi né piú né meno che il nazismo.» [Pasolini]
«Non ho dimenticato nessuno… però so questo: che da quando una società permissiva concede dall’alto una maggiore libertà sessuale…i ragazzi sono diventati molto brutti… in quanto sono nevrotici, anche i ragazzi del popolo che una volta non lo erano… le ragazze oggi hanno acquistato una maggiore libertà pratica oggettuale nel campo del sesso, che però in quanto tale non significa niente. Significherebbe qualcosa se si integrasse in una maggiore libertà culturale… So che in periferia ci sono moltissime ragazzine sui sedici anni che ogni giorno fanno l’amore con otto, dieci ragazzi, quindi senza amore… La tolleranza è l’aspetto più atroce della falsa democrazia» [Pasolini]
«La guerra nucleare è una guerra annunciata perché non è una guerra ma la morte della specie. Si sapeva da sempre che la specie un giorno sarebbe morta e, anche, approssimativamente quando… La guerra nucleare non somiglia alle altre guerre mondiali per tre ragioni: 1) la durata: due o tre minuti, 2) la micidialità: cento per cento di morti, 3) il fatto che oltre all’umanità distruggerà la terra…» [Moravia]
Ho appena finito di leggere “ Caro Pier Paolo” della Mariano, compagna di Moravia e amica di entrambi gli scrittori.. una specie di diario scritto a ritroso, utilizzando la materia dei sogni e dei ricordi, che prende la forma dell’ epistolario. Mi è piaciuto molto. Sentimenti sinceri e profondi, scavo dell’anima e dell’intelletto dell’uomo e del poeta Pasolini, il cui ritratto viene fuori in tutte le sfaccettature: un tenerissimo omaggio all’amico brutalmente assassinato e la restituzione di un’immagine più simile a quella di un ragazzo voglioso di gioia e di vita , ma incapace di aderirvi pienamente, che non quella di un uomo vizioso e truce , giudizio con cui fu da molti liquidato in vita e post mortem.
Grazie del consiglio, conto di leggerlo presto.