Semino parole per non morirci dentro.
Vorrei germogliassero
non come fiori perfetti,
ammalianti per sguardi distratti,
non come frutti luminosi
a guarnire banchetti preziosi,
vorrei germogliassero
come umili rape di campo
per nutrire vaganti affamati,
per fornirmi un’altra via di scampo.