A chi lavora per un pezzo di fame
e nessuno conosce.
Andrea l’ho conosciuto un pomeriggio d’estate. Eravamo scese al mare. In una giornata particolare. Non accadeva spesso di prenderci un pomeriggio tutto per noi. Eppure quella volta, io, Gianna e Adriana pensammo di farlo. Di dedicare un po’ del tempo concessoci dal buon dio a noi stesse. Nonostante Adriana avesse messo il freno all’iniziale entusiasmo. Si sentiva grassa, fuori forma, e quasi piangeva perchè il costume che aveva indossato appena l’estate prima non ne voleva sapere di entrarle. O meglio, lei, e lo diceva tra il sorriso e la lacrima, aveva provato in tutti modi ad infilarcisi dentro, ma niente. S’era perfino sfilato nell’allacciatura della parte superiore del bikini. Alla fine Gianna, che in realtà è taglia forte, le prestò uno dei suoi. E comodamente anche Adriana ha potuto passeggiare lungo la spiaggia con noi. È bastato poco in verità. Qualche schizzo d’acqua, una corsetta e gli occhi di un gruppo di ragazzi a puntarci tutto il pomeriggio per tirar su l’iniziale tristezza di Adri.
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