Ogni viaggio ha un suo ritorno, come per dire che ogni medaglia ha un suo risvolto, ogni candela ha il suo gioco (che alla fine, si sa, non vale mai la cera – e su questi sottili giochi di parole il viandante adora perdersi, dunque cercheremo di riportarlo alla memoria, così che possa raccontarci).
Dunque ogni viaggio ha un suo ritorno.
Per quanto si rimanga fermi sui propri passi si finisce col ripercorrerli a ritroso nella memoria. Questo accade al viaggiatore, che volutamente sprovvisto di taccuino tecnologico
riavvolge il nastro di colori, suoni, voci e profumi di tulipano e annota, per quel che meglio crede valga esser annotato.